Aviazione verde: le rotte da percorrere
Di Ewan Thomson
L’ottimismo sta crescendo nel settore dell’aviazione dopo alcuni degli anni più difficili mai registrati: un ritorno alla redditività è previsto nel 2023, con un numero di passeggeri che supera i 4 miliardi per la prima volta dal 2019, secondo l’International Air Transport Association (IATA).
Ma l’aviazione deve anche migliorare le proprie prestazioni su un altro parametro chiave: la decarbonizzazione. Nel 2021 il settore ha prodotto oltre il 2% delle emissioni globali di CO2 legate all’energia e, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), tali emissioni sono destinate ad aumentare ulteriormente.
I membri dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale hanno concordato l’obiettivo di zero emissioni nette di CO2 per il settore entro il 2050, e maggiori profitti dovrebbero aiutarli a finanziare questo viaggio verso un volo più sostenibile.
Ross Mitchell, vicepresidente della strategia e dello sviluppo aziendale presso la società del gruppo Mitsubishi Heavy Industries (MHI), MHI RJ Aviation Group (MHIRJ), fa eco alla posizione positiva della IATA, affermando che "ci sono molte ragioni per essere ottimisti riguardo al 2023". MHIRJ fornisce servizi di supporto per l'industria aeronautica e, per Mitchell, i primi segnali di un ritorno alla crescita si trovano spesso nella base dell'offerta, osservando le mutevoli tendenze nella produzione e nella fornitura di servizi.
I produttori di aeromobili Airbus e Boeing hanno registrato un aumento degli ordini nel 2022, dopo le riduzioni nel 2020-21. MHI ha anche visto una crescente domanda per i suoi componenti di motori a corto e medio raggio per aerei commerciali, portando alla decisione all’inizio del 2022 di espandere il suo stabilimento di motori aeronautici a Nagasaki. Altrove in Giappone, nel marzo 2023, ha anche ampliato la capacità presso la sua officina di manutenzione di motori aeronautici nella città di Komaki, in risposta alla crescente domanda globale di servizi di manutenzione, riparazione e revisione (MRO).
La forte performance finanziaria di MHI è anche indicativa di un periodo di crescita imminente, poiché sia il business dei motori aeronautici del gruppo che quello delle strutture aeronautiche commerciali hanno registrato una forte ripresa nell’anno fiscale 2022.
Le catene di approvvigionamento manifatturiere sono già attive in previsione della crescita della domanda, ma la mancanza di personale qualificato si sta rivelando un problema ostinato per il settore, in particolare in Nord America, dove ha sede Mitchell.
"Oggi ci sono aerei a terra, non per mancanza di passeggeri, ma per mancanza di personale, in particolare piloti e tecnici di manutenzione", afferma Mitchell. "E la formazione richiesta per questi ruoli si misura in anni, non in mesi."
Sebbene i progressi nel settore manifatturiero giocheranno un ruolo nel guidare l’aviazione verso lo zero netto entro il 2050, secondo Hiroyuki Tanaka, esperto di aviazione presso MHI, nessuna singola innovazione tecnologica può garantire il successo del settore nella riduzione delle emissioni. Invece, una combinazione di efficienza operativa degli aeromobili, dei motori, del carburante sostenibile per l’aviazione (SAF), della compensazione delle emissioni di carbonio, dell’idrogeno e dell’elettrificazione faranno tutti parte della soluzione.
In effetti, esistono numerose tecnologie – disponibili ora o previste a breve – che potrebbero aiutare il settore ad andare avanti.
I facili vantaggi a breve termine includono l’ottimizzazione dei percorsi per ridurre al minimo il consumo di carburante. Alcune aziende stanno già utilizzando la tecnologia satellitare per raggiungere questo obiettivo, migliorando la comunicazione tra il controllo del traffico aereo e i piloti e riducendo le possibilità che gli aerei rimangano bloccati in schemi di attesa o in attesa dell’autorizzazione all’atterraggio.
“La riduzione del peso e il miglioramento dell’efficienza del motore forniscono anche preziose opportunità di decarbonizzazione a breve termine per le compagnie aeree”, aggiunge Mitchell.
Questo è il motivo per cui alcune compagnie aeree stanno scambiando i vecchi aerei con flotte più moderne, il che sta migliorando l’efficienza del carburante. Ma questo non basterà a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050.
A lungo termine, l’IEA afferma che il SAF – carburante prodotto da fonti rinnovabili, come materie prime di origine vegetale o materiali di scarto come l’olio da cucina – è fondamentale per decarbonizzare l’aviazione. SAF è una tecnologia preziosa perché è compatibile con i motori esistenti senza alcuna modifica, è già disponibile e può essere prodotta da più fonti, il che è vantaggioso per la sicurezza e la diversificazione energetica.